Il numero 34 di Storiadelmondo si colloca in un momento particolare della storia della cristianità e dell'umanità intera. La scomparsa di Papa Giovanni Paolo II ha toccato il cuore di tutta la popolazione mondiale. La sua missione evangelica e, soprattutto, morale, ha visto coinvolte nazioni e comunità anche non cristiane. La sua condanna verso ogni forma di violenza e sopraffazione ha riguardato ogni tipo di regime. La sua esperienza storica personale lo ha portato a riflessioni di un'intensità, forse, mai raggiunta prima. Nazismo e Comunismo sono stati posti sullo stesso piano: entrambi figli dell'ideologia del male.
La sua attenzione verso la storia antica e nuova dell'Europa lo ha sempre portato ad osservazioni, anche critiche, verso l'impostazione della Carta Europea e, soprattutto, lo hanno spinto a soffermarsi sulla matrice cristiana dell'idea d'Europa.
La nostra rivista si è sempre caratterizzata per l'attenzione rivolta alle tematiche storiche e filosofiche. In particolare ha sempre avuto 'un occhio di riguardo' verso la tematica europea. Anche in questa occasione, nel ricordare almeno nell'editoriale, l'importante opera apostolica e politica di Papa Wojtyla, si presenta come numero pluritematico dedicato ad alcune riflessioni rispettivamente sul rapporto tra classicità e cristianità nel breve saggio di Gennaro Tedesco, su Paolino d'Aquileia nello studio di Claudio Attardi, su Genova nell'età rinascimentale, nello studio che dovrebbe definirsi di taglio locale, ma che in realtà vede coinvolte nello stesso scenario Francia, Italia e Spagna del '500 e '600, di Andrea Masconi.
Il numero si chiude con una recensione, a cura del Direttore, del sito web dedicato alla spiritualità medievale, che si pone come corollario all'idea cristiana d'Europa, un'idea che attualmente dovrebbe trarre le proprie fondamenta da quell'idea di Christianitas medievale che per troppo tempo è andata dimenticata.
Idea, che, tornando con un rapido segno circolare alla scomparsa di Wojtyla ed alla immediata successione di Benedetto XVI, risulta essere molto cara anche al nuovo Pontefice, il quale nel corso della sua opera cardinalizia ha più volte evidenziato -e lo dimostrano le numerose conferenze tenute negli ultimi 5 anni- l'importanza di un'Europa basata sulla comune radice storico-culturale cristiana.
Il Direttore
direttore@storiadelmondo.com
< http://www.storiadelmondo.com/34/editoriale.htm > in Storiadelmondo, n. 34, 25 aprile 2005.
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